Tra le linee strategiche del Bio-Distretto delle Lame, c’è quella di associare alle produzioni di pregio un paesaggio esteticamente attraente e l’integrità dei suoi elementi naturali e storici.

Il territorio geologico fa da substrato alla diversità ecologica. Le lame sono appunto uno di questi aspetti, per loro forma diffusione e funzione tra quelli più rappresentativi dell’atavica relazione tra roccia, acqua e uomo.

Questo intento è stato declinato in termini di “GEOCULTURA“, tanto che l’iter di creazione del Bio-Distretto è proceduto parallelamente a quello di messa a punto di un protocollo di intesa sul tema “Geodiversità e Geocultura“, sottoscritto insieme ad altre sei associazioni, all’Ente Parco Nazionale dell’Alta Murgia e al Comune di Ruvo.

Le linee essenziali dell’intesa sono distinte in finalità generali e impegni specifici.

  • Riscoprire, alla luce delle nuove conoscenze, la geocultura che modula le azioni in funzione dei caratteri fisici del territorio tenendo conto delle georisorse e dei fattori di rischio. In questa è quindi racchiusa la consapevolezza del reciproco condizionamento tra l’opera umana, il territorio fisico e le dinamiche naturali ad esso connesse.
  • La promozione dei valori estetici e storiografici del territorio murgiano e pedemurgiano, attraverso iniziative culturali, con finalità di salvaguardia dei suoi beni paesaggistici, delle peculiarità e delle tradizioni.
  • Il favorire possibili idee progettuali orientate ai fini generali e alla conoscenza, alla tutela o al recupero di siti e aree di rilevante interesse e valore per l’identità del territorio e l’ecosistema. Si evidenzia anche l’importanza di sostenere e rafforzare la candidatura dei nostri territori al riconoscimento di un Geoparco da parte dell’UNESCO, innescando azioni coerenti con l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.
  • Riconoscere il ruolo determinante delle aziende agricole nel presidio e nella gestione attiva del territorio, promuovendo strategie per attivare con esse ogni forma di collaborazione utile ai fini della gestione sostenibile del territorio con ricadute positive per la valorizzazione dei suoi prodotti di pregio.

I rappresentanti delle parti costituiscono un agile comitato scientifico-tecnico che vaglierà le possibili sinergie operative in vista dello sviluppo di idee che coinvolgano più di una associazione o Ente.